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Vita di banda

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I piccoli maestri, di Daniele Lucchetti, 1997

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Vita di banda
Nella primavera del 1944 alcuni universitari antifascisti di Vicenza, simpatizzanti del Partito d'azione, salgono sui monti del Bellunese (Agordino) e poi nell'altopiano di Asiago a combattere la lotta partigiana per bande. Dopo aver conosciuto la paura dei rastrellamenti, gli stenti, le crudeltà della guerra chiudono la loro esperienza a Padova nell'aprile 1945. [Istoreto]
Il Caso Martello, di Guido Chiesa, 1991

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Cesare Verra, funzionario di un’agenzia di assicurazioni torinese, deve versare oltre 300 milioni di lire all’ex partigiano Antonio Martello, come indennizzo per la morte della moglie, Fulvia Gariglio, avvenuta circa quarant’anni prima in un incidente causato dall’imperizia di una ditta edile. Ma da quell’epoca Martello è scomparso e nel paese delle Langhe dove abitava nessuno sa – o vuole – dare informazioni a Verra. Questi prosegue comunque le sue ricerche; grazie alla sua tenacia e all’aiuto di Pina, nipote di Martello, alla fine lo rintraccia in montagna, dove vive in solitudine. «In Il caso Martello – ha spiegato Chiesa - non è la “ricostruzione” della Resistenza al centro della storia, ma l'Italia del presente [...] un paese che era diventato la quinta potenza industriale del mondo e faceva sfoggio di ricchezza e benessere, ma che stava dimenticando il proprio passato»
Il Partigiano Johnny, di Guido Chiesa, 2000

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La storia di un giovane studente rientrato in divisa nella natia Alba dopo l'8 settembre 1943. L'universitario Johnny va nelle Langhe e si unisce prima a una banda di comunisti, poi a una formazione di monarchici. Disilluso da entrambi, si ritrova a passare da solo il duro inverno del 1944, ma scopre la vera ragione d'essere partigiano, rimanendo se stesso. [Istoreto]
L'orecchio ferito del piccolo comandante, di Daniele Gaglianone, 1993

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Una tragica fiaba resistenziale, con le cadenze e lo stile del muto, che ha come protagonista un ragazzino sordomuto, che vive un breve momento con i partigiani: la madre è andata in montagna per portare un po’ di patate ai giovani della banda. Il ragazzo partecipa come a un gioco alla vita di quei giovani poco più grandi di lui, che lo festeggiano come fosse il loro piccolo comandante, acclamato con un bel cappello da alpino. Ma arriva il rastrellamento, mentre il ragazzo si è allontanato: tutti, compresa la madre, vengono uccisi. L´ultima inquadratura mostra una sottile linea di sangue che attraversa l’orecchio del bambino, in primissimo piano.
Le prime bande, di Paolo Gobetti, 1983

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Vita di banda
Gli inizi della guerra partigiana vengono rievocati senza retorica, discutendo soprattutto difficoltà ed entusiasmi di questi primi tentativi; scavando, al di là dei ricordi, i problemi di “apprendistato” di questa nuova forma di lotta, gli imprevisti della vita quotidiana, i risvolti anche dolorosi nell’esercizio della giustizia e la creazione di nuovi, concreti ideali. Attorno ai principali testimoni dell’indagine – Nardo Dunchi, Guido Quazza e Nuto Revelli – si muovono personaggi provenienti degli ambienti più diversi, le cui testimonianze arricchiscono il panorama degli eventi situati tra l’8 settembre 1943 e il marzo 1944. Gli unici documenti filmati autentici del periodo, girati da Don Pollarolo, Claudio Borello e Michele Rosboch con le cineprese portatili di allora, sono il contrappunto nella raccolta odierna dei ricordi di allora. [Istoreto]
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