70 Resistenza

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Intervista ad Eugenio Gentili Tedeschi

Intervista ad Eugenio Gentili Tedeschi, nato a Torino nel 1916, laureato in architettura, morto a Milano nel 2005. Dopo l’8 settembre cerca rifugio a Salle, in Valle d’Aosta, ma viene arrestato, incarcerato e poi liberato. Decide allora di diventare partigiano e fa parte della banda Arturo Verraz che agisce in Val di Cogne. Il suo compito è occuparsi dei viveri e della progettazione delle armi. In seguito ad un rastrellamento è costretto a fuggire in Francia e, successivamente, viene inviato in missione a Roma dove collabora con il Ministero della Guerra fino al maggio 1945. Nell’intervista racconta di aver preso contatto con i partigiani e di aver scelto una formazione comandata da militari e ne spiega le ragioni. Racconta di come venivano fabbricate armi e di come le azioni più importanti si sono svolte dopo la liberazione della Francia da parte degli Alleati (agosto 1944) e che il loro obiettivo era quello di sabotare le comunicazioni dei tedeschi.

Intervista ad Eugenio Gentili Tedeschi dell’USC Shoah Foundation Institute, tratta dal sito della mostra “A noi fu dato in sorte questo tempo 1938-1947”, (2009-2010)
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