70 Resistenza

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Il Manuale del sappista

In data 13 aprile 1945 il Capo della provincia di Vercelli trasmette in via riservata a molti destinatari del complesso sistema repressivo della RSI una copia di un vero e proprio “manuale del sappista”. Sono istruzioni dettagliate per la Squadre di azione patriottica, le formazioni partigiane che animano la lotta nelle città e nelle fabbriche, che spiegano come organizzare in sicurezza attività che vanno dall’affissione di manifestini alle scritte sui muri, dal disarmo dei nemici all’organizzazione di comizi. Il sappista non vive in clandestinità, «è un elemento legale, lavora nel suo mestiere e nella sua professione, agisce quando è chiamato»; «non porta armi con sé durante l’azione» la sua lotta si liberazione è «lotta per la democrazia progressiva».

[Istoreto, Fondo Andreina Zaninetti Libano, b. C ZL 1, fasc. 2]
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