70 Resistenza

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«Chiudete quell’osteria maledetta, perseguitate i brutti musi che la frequentano»

In data imprecisata un anonimo informatore, di simpatie fasciste, comunica al Comando del presidio militare di Susa che l’osteria di Gravere di Meana è frequentata da “delinquenti” non originari del posto; in nome del rispetto che la popolazione locale nutre per i “camerati germanici” chiede quindi che l’osteria sia chiusa, raccomandando di non colpire la zona con rappresaglie. Il documento abbonda di luoghi comuni antipartigiani, contro alleati “liberatori”, “faccie [sic] sospette”, “crapule indecenti” e complotti, ulteriore “disonore della nostra già tanto disgraziata patria”; finisce inoltre con la promessa di fornire informazioni sul così detto “Comitato di Liberazione di Torino” composto da gente di altri paesi.


[Istoreto, Ao, b.C39, fasc. b, sottofasc. f’’’]
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